DWQA QuestionsCategoria: Gestione OperativaSanificazione loculo Tomba di Famiglia
admin Staff ha scritto 8 anni fa

Nel giugno del 2012 mio padre viene a mancare a Roma ed una ditta (poi risultata truffaldina) lo porta nella cappella di famiglia in Puglia.

Dopo poco tempo dalla tumulazione si comincia a sentire cattivo odore, ma con l’inverno passa.

Nel marzo 2016 il cattivo odore si ripresenta molto forte.

Incarico una ditta di ricofanare il feretro con cassa in zinco e di sanificare il loculo, che presenta sotto la soletta una macchia giallognola.

A ottobre il puzzo permane. Ci accordiamo col responsabile della ditta per aspettare il mio ritorno a dicembre per aprire nuovamente il loculo e verificare la reale problematica.

A novembre scopro che il feretro ricofanato in zinco di mio padre è stata spostata dalla ditta incaricata della sanificazione e ricofanatura in camera mortuaria senza che io ne fossi informato, e ovviamente senza autorizzazione, e qui è giacente a tutt’oggi; il loculo risulta irreparabilmente danneggiato dai liquidi, così da determinare tumulazione in un altro loculo della cappella stessa. Il Geometra responsabile del cimitero mi parla di molti anni di arieggiamento, mentre il responsabile della Ditta di un abbattimento e rifacimento ex novo per ovviare al problema. Venerdì prossimo avverrà la tumulazione.

Chiedo:

  1. La Ditta è responsabile di questi sei mesi di insalubrità dell’aria della cappella e della non utilizzabilità di un loculo?
  2. Ha o non ha procurato un danno materiale e morale?
  3. L’apertura della tomba senza consenso è lecita?

 Privato

1 Risposte
admin Staff ha risposto 3 anni fa

La redazione says:

1) Se l’incarico era quello di risolvere definitivamente il problema, e non è stato risolto, potrebbe anche non pagare del tutto la ditta, ma in mancanza di scritti, la cosa non è facilmente dimostrabile. Sulla non utilizzabilità, sembra che il problema fosse preesistente all’intervento, che non ha risolto il problema, ma non lo ha aggravato.
In ogni caso se quanto commissionato non è stato effettuato o lo è stato parzialmente (esempio: la cassa è stata rifoderata ma il loculo non è stato sanificato), è Sua facoltà contestare o ridurre quanto le è stato chiesto come compenso o Le verrà richiesto.
2) I danni materiali che la Ditta ha causato vanno dimostrati ed occorre richiedere il ripristino a spese della Ditta; per quanto concerne i danni morali penso che potrà essere utile attivare un legale.
3) L’apertura della tomba non è lecita; è una violazione anche l’ingresso come Ditta all’interno del Cimitero senza la richiesta di intervento da parte di un concessionario di tomba o di familiare di defunto e quindi senza autorizzazione da parte della gestione del Cimitero per lo specifico intervento; la Ditta non è un familiare comunemente definito “dolente”.
Sia il quesito che la risposta sono stati sintetizzati; una formulazione dettagliata si può vedere nella risposta completa