sono stato informato da una mia zia che la concessione del loculo in cui è seppellito mio nonno è in scadenza a fine anno. Mio nonno aveva una moglie, mancata poco tempo fa, e 4 figli, tra cui mia madre, anche lei mancata. Gli altri 3 figli, tra cui la mia zia che mi ha avvisato, sono in vita. Mi è stato chiesto di partecipare alle spese di rinnovo della concessione insieme ai miei 3 zii in quanto erede di mia madre: è corretto? Il rinnovo non spetterebbe ai 3 figli in vita di mio nonno? Qualora io preferissi che i resti vengano cremati avrei potere decisionale?
Privato
Il rinnovo di una concessione non è obbligatorio; se non si rinnova i resti del defunto, se non ci sono diverse richieste da parte degli aventi diritto, vengono collocati o nell’ossario comune o prima in campo inconsunti per un periodo di 2-5 anni e poi in ossario comune.
Le operazioni sono a pagamento, salvo siano comprese nella concessione.
Come discendente del nonno lei e i suoi discendenti avete pari diritto di sepoltura nel loculo con i suoi zii e loro discendenti; per esempio si potrebbero cremare i resti del nonno e riutilizzare il loculo per un nuovo feretro assieme all’urna con le ceneri del nonno, e questo diritto le viene jure sanguinis, ovvero per il solo motivo di essere discendente dal nonno, indipendentemente da chi paghi la concessione o il rinnovo. Il diritto si applica per premorienza, ovvero si seppellisce per primo il primo che muore fra tutti i discendenti.
Per cui, se non vuole partecipare alla spesa per il rinnovo, deve rinunciare anche ai propri diritti, per se e discendenti, a favore degli altri.
Secondo legge si dovrebbe fare un atto notarile di rinuncia, da comunicare a tutti gli altri aventi pari diritti e al Comune, che vigili che non vi facciate seppellire nella tomba.
Per la decisione se cremare o meno i resti, decidono gli aventi diritto più prossimi per parentela, all’unanimità; che nel suo caso sono i suoi zii, essendo parenti di I grado mentre lei è di II grado.
Salve,
ho un quesito da sottoporvi: ho un loculo che scade dove c’è all’interno il corpo di mio padre, lo voglio rinnovare per altri 30 anni sempre con il corpo all’interno di mio padre, un domani (prima della scadenza dei 30 anni prossimi) mi venisse a mancare mia madre (oggi 83 anni), posso togliere il corpo di mio padre, metterlo in un area comune del cimitero, e mettere nel loculo il corpo di mia madre??? In comuna a Cassine (AL) mi han detto di no, è vero???
Grazie per la risposta
La redazione a Massimo says:
Bisogna vedere cosa dice il regolamento di polizia mortuaria comunale e la concessione del loculo.
Se la concessione è nominativa, nessun altro cadavere o resto può essere introdotto nel loculo. La proroga o il rinnovo riguarda il defunto giacente, non altri futuri.
La procedura alla scadenza, se non c’è rinnovo, prevede che i resti vangano posti in campo inconsunti per 5 anni (o 2 se si usano prodotti particolari per favorire la mineralizzazione) per poi essere collocato o in ossario comune o in ossario/loculo/tomba di famiglia indicata dagli avente titolo. Oppure possono essere cremati e l’urna cineraria posta in cinerario o in loculo assieme ad un feretro, oppure le ceneri versate nel cinerario comune.
Alcuni regolamenti permettono la cremazione del feretro con resto mortale giacente nel loculo, introduzione di nuovo feretro e reintroduzione nel loculo dell’urna con le ceneri del defunto cremato oppure la introduzione di ossa/ceneri fino a capienza in loculo già contenente un feretro.