La ditta che esegue le sepolture per il Ns. Comune utilizza già da tempo una lastra di fibrocemento spessa 9mm. circa e sigilla la lastra con poliuretano espanso della Fisher dato con una pistola apposita.
È corretto tale impiego? chiedo, perchè non ho riscontrato tale modalità sul regolamento nazionale e nemmeno nella normativa regionale. Come potremmo adeguarci? Che fare per regolarizzare tale procedimento?
be-nico58
La redazione says:
Il DPR 285/1990 dice che la chiusura del loculo deve essere fatta con mattoni pieni ad una testa intonacati lato esterno, o con pietra naturale o lastra di c.a. vibrato o con altro materiale che ha le stesse caratteristiche di stabilità.
Quindi se si usa un’altra soluzione, bisogna dimostrare che il materiale utilizzato ha la stessa stabilità. Che cosa si intenda per stabilità non è meglio specificato; si ritiene le stesse caratteristiche di chiusura e durata nel tempo.
Pertanto il posatore deve dimostrare ciò per poter utilizzare questa soluzione; con un confronto fra i materiali nei riguardi della permeabilità e durata, con una relazione che possa venire accettata dal RUP. Bisogna fare attenzione in particolare alla stabilità nel tempo della schiume poliuretanica soggetta ad attacchi di atmosfera corrosiva e alle modalità di posa.
Ogni lavoro cimiteriale deve essere fatto a regola d’arte. Pertanto, in caso di fuoruscita di miasmi, il posatore della chiusura è corresponsabile del danno causato e dovrà partecipare alle spese di ripristino come visibile nella risposta al quesito: odori sgradevoli che fuoriescono da un loculo: chi paga il ripristino?