Mio nonno costruì una cappella di famiglia nel 1954. A dicembre 2014 mio padre è venuto a mancare e il comune (Nettuno-RM) per tumularlo mi ha detto che la concessione era di 60 anni fa e che dovevo pagare € 450.00 al mq altrimenti avrebbero messo mio padre nel deposito finche non avessi pagato. Dopo avermi fatto firmare un foglio dove io mi impegnavo a pagare questa cifra, mi hanno dato i permessi. Mi hanno inoltre detto che questi soldi dovevano essere pagati ogni 10 anni sotto la dicitura di tasse per la manutenzione altrimenti la cappella sarebbe passata la comune.
E’ possibile questa cosa?
Pamela Casaldi
Il quesito è complesso, anche perché non si conoscono sufficientemente i dati.
Prima di tutto bisogna vedere cosa dice la concessione originale: se il concessionario originale fosse ancora vivente, un contratto in linea di massima non si può modificare unilateralmente.
Diverso è il caso di subentro di famigliari all’intestatario originale; in questo caso, in occasione del subentro, il Comune può richiedere che vengano riviste le condizioni fra le parti.
Se il regolamento di polizia mortuaria comunale prevede le condizioni esposte, se è stato omologato dal Ministero della Salute, non è possibile opposizione, in caso contrario, si può contestare, ma occorre adire alle vie legali.
Bisogna anche vedere se la somma richiesta è a titolo di manutenzione del manufatto o dell’area cimiteriale nel suo complesso.
Se la richiesta è relativa alla manutenzione del manufatto tomba di famiglia, non è legittima, in quanto la manutenzione di una tomba di famiglia spetta agli aventi titolo, che, se non la fanno, possono incorrere nella condizione di tomba abbandonata con possibilità del Comune di riappropriarsene: le tombe di famiglia sono date in concessione, a tempo determinato (una volta anche per sempre), con obblighi, fra cui la manutenzione ed il decoro, ma mai in proprietà.
Se la manutenzione si riferisce ad ottenere un contributo per la manutenzione delle parti comuni o non concesse del cimitero e la gestione dello stesso, la richiesta può essere legittima; si tratta di stabilire se l’importo possa o meno essere equo, il che dovrebbe essere desumibile dalla relazione giustificativa alla delibera di approvazione di queste tariffe.
Maggiori chiarimenti ed un approfondimento sul caso specifico relativo al Comune di Nettuno è visibile nella risposta completa.
http://www.tuttosuicimiteri.it/forum/gestione-amministrativa/gestione-concessioni/manutenzione-delle-tombe-di-famiglia/