admin Staff ha scritto 6 anni fa

Va contro la legge, e se sì quali sono i riferimenti normativi, tumulare le ceneri di un familiare nella propria tomba di famiglia lasciando pero’ la lapide anonima,cioè priva dell’anagrafica del defunto?

1 Risposte
admin Staff ha risposto 4 anni fa

La redazione says:

Il D.P.R. 285/90 Regolamento di polizia mortuaria nazionale è il riferimento normativo principale.
art. 52 :
comma 2. Il responsabile del servizio, per ogni cadavere ricevuto, ritira e conserva presso di sé l’autorizzazione di cui all’art. 6; inoltre, iscrive giornalmente sopra apposito registro vidimato dal sindaco in doppio esemplare:
a) le inumazioni che vengono eseguite, precisando il nome, cognome, età, luogo e data di nascita del defunto, secondo quanto risulta dall’atto di autorizzazione di cui all’art. 6, l’anno, il giorno, e l’ora dell’inumazione, il numero arabico portato dal cippo e il numero d’ordine della bolletta di seppellimento;
b) le generalità, come sopra, delle persone i cui cadaveri vengono tumulati, con l’indicazione del sito dove sono stati deposti;
c) le generalità, come sopra, delle persone i cui cadaveri vengono cremati, con l’indicazione del luogo di deposito delle ceneri nel cimitero o del luogo in cui sono state trasportate, se fuori dal cimitero, secondo quanto risulta dall’autorizzazione del sindaco;
Articolo 62:
comma 1. Sulle aree concesse per sepolture private possono essere innalzati monumenti ed applicate lapidi secondo speciali norme e condizioni da stabilirsi nel regolamento comunale di igiene.
Articolo 77:
comma 1. Le salme destinate alla tumulazione devono essere racchiuse in duplice cassa, l’una di legno, l’altra di metallo secondo quanto disposto dagli articoli 30 e 31.
comma 2. Sulla cassa esterna deve essere apposta una targhetta metallica con l’indicazione del nome cognome, data di nascita e di morte del defunto.
Inoltre, fra le cause di dichiarazione di tomba abbandonata per cui il comune può incamerarla (art. 63), per giurisprudenza consolidata, e in genere presente nei regolamenti di PM comunali, c’è proprio la non leggibilità delle iscrizioni, che automaticamente le rendono necessarie.
Dal combinato degli articoli si desume che:
1) deve essere possibile al servizio di custodia del cimitero di poter identificare una sepoltura all’interno del cimitero e quindi ci deve essere un identificativo sul sacello con i dati del defunto o altri previsti dal regolamento (ad esempio una numerazione fissa per i loculi tipo fila e colonna). Per le tombe di famiglia ci potrebbe anche essere la necessità di adeguare l’importo della concessione in funzione del numero di sepolture autorizzate oppure di controllare che nella tomba vengano sepolti solo coloro che ne hanno diritto, o che non si verifichino casi di vendita di posti salma
2) si deve tener conto di quello che prescrive il regolamento di polizia mortuaria comunale
3) ogni contenitore di resti o ceneri deve essere identificato con nome, cognome e date di nascita e morte.
Quindi si ritiene che non sia regolare una lapide o una semplice muratura dell’ avello completamente anonima, ovvero priva di segni identificativi.