Diritto alla tumulazione in tomba di famiglia di parente collaterale

La redazione says:

In mancanza di diversa indicazione un sepolcro famigliare si considera una tomba di famiglia.
Bisogna prima di tutto vedere cosa prevede il Regolamento di Polizia Mortuaria comunale su chi ha diritto di essere sepolto in questa tipologia di tombe.
Se non dà indicazioni diverse, nella tomba di famiglia possono essere sepolti il fondatore, i suoi discendenti e ascendenti diretti (es.: genitori e figli) la moglie o convivente e basta.
Per cui né i cugini e loro discendenti e tanto meno i discendenti o parenti della moglie vi potrebbero essere sepolti.
Dopo che la famiglia si è estinta, come potrebbe essere in questo caso, se il regolamento non desse indicazioni diverse (1), la tomba diventa ereditaria e hanno titolo ad essere sepolti gli eredi del fondatore, ma solo occupando i posti salma residui, non essendo abilitati a movimentare (rimuovere) i resti mortali tumulati, che possono essere rimossi solo dai parenti più prossimi del defunto, in primis la moglie o convivente.
In questo caso si tratta di capire chi sono gli eredi del defunto, ai quali passa la titolarietà della tomba, e che possono aggiungere eventualmente una intestazione.
Una trattazione completa dell’argomento si trova nelle Newsletter ottobre 2018 e dicembre 2018 di questo sito (colonna a destra).
NOTA:
(1)Se il regolamento per esempio prevedesse che possono essere sepolti nel sepolcro famigliare i parenti fino al IV grado, ecco che gli eredi non parenti non potrebbero subentrare nel diritto di sepoltura finchè l’ultimo dei parenti fino al quarto grado non fosse defunto, mentre da subito hanno l’obbligo della manutenzione.