Nell’ambito di un project financing, la concessionaria sta vendendo un blocco di colombari ad una Confraternita. Le domande a cui non riusciamo a dare risposta sono le seguenti :
1) Il blocco si può configurare come cappella, in modo che la validità della concessione di 65 anni parte dall’ultima tumulazione?
2) al termine dei 65 anni o per eventuale estumulazione straordinaria il loculo viene perso dalla confraternita passando nella disponibilità del comune/concessionaria o rimane nella disponibilità della Confraternita?
Società di gestione di servizi cimiteriali
La concessione fatta dal Comune ad una confraternita equivale ad una concessione fatta per l’edificazione di una enorme tomba di famiglia.
Pertanto, se il Comune gestisce i servizi di necroscopia quali le esumazioni / estumulazioni sia per le concessioni di sepolture a terra o di manufatti da lui costruiti (es,: i loculi) che per le stesse operazioni per le tombe di famiglia private o direttamente o tramite appalto o concessione di servizi, vi ci dovete adeguare e non lo potete fare.
Se viceversa è consentito (o è prassi comune) che ai concessionari di tombe di famiglia sia possibili rivolgersi direttamente ai privati per l’esecuzione delle esumazioni/estumulazioni, allora lo potete fare, salvo far accettare agli associati una variazione dello statuto della Confraternita che lo preveda e la trasmissione al Comune della stessa variazione per recepimento, il quale potrebbe anche fare obbiezioni.
Si consiglia quindi di confrontarsi prima con il dirigente responsabile del servizio cimiteriale.
La redazione says:
Una Confraternita richiede al Comune la concessione in genere di uno spazio (o come in questo caso: la disponibilità di un manufatto costruito per conto del Comune) per costruirvi o utilizzarlo come una enorme tomba di famiglia in cui può tumulare gli iscritti come fossero famigliari di un fondatore di sepolcro. Le responsabilità verso il Comune o terzi sono della Confraternita e sono quelli di una tomba di famiglia; decoro, pubblica incolumità, casi di revoca. In caso di revoca la Confraternita risponde ai singoli confratelli dei danni subiti.
Per quanto riguarda la durata, valgono le stesse regole che per le tombe di famiglia, limite massimo 99 anni (non c’entra l’ultima tumulazione), al termine dei quali le sepolture, tutte, rientrano nella disponibilita’ del Comune.
Il tutto è possibile se rimane al cittadino il diritto di sepoltura anche senza doversi affiliare alla Confraternita, ovvero se rimangono disponibili nel cimitero a richiesta altri loculi, non potendo il Comune obbligare il cittadino all’iscrizione.
La durata della “tomba di famiglia Confraternita” è contenuta nella concessione sottoscritta fra il Comune e la Confraternita all’atto della concessione. Nella stessa concessione va definito il numero di confratelli per i quali viene fondato il sepolcro. La durata di una tomba di famiglia è unica, non diversificata per singolo loculo, e parte dalla data di fondazione.
Rispetto alle tombe di famiglia la Confraternita ha alcuni adempimenti essenziali da adempiere in piu’. Prima di stipulare la concessione la Confraternita deve sottoporre ad approvazione del Comune il suo statuto, pena la nullita’ della concessione; il Comune si riserva di richiedere le modifiche che ritiene più opportune per approvarlo. Fra l’altro nello statuto/regolamento va compreso il tariffario delle assegnazioni di posti salma fatte dalla Confraternita nei riguardi degli associati e sua evoluzione nel tempo ed eventuali diritti del Comune (o del concessionario della costruzione). Ogni modifica successiva, approvata dai confratelli, prima di essere operativa deve essere approvata dal Comune.
Il Comune vigila sulla applicazione dello statuto/regolamento ed e’ corresponsabile in caso di violazioni verso gli associati o terzi; da verificare se questa vigilanza passa al concessionario del Project Financing negli atti di concessione del PF.
La revoca della concessione per violazioni allo statuto/regolamento va specificata nell’atto di concessione; in genere si ricalca quanto previsto per le tombe di famiglia.
In caso di disponibilita’ (liberazione) di posti salma da parte di confratelli prima della scadenza della concessione alla Confraternita, il caso viene disciplinato dal combinato dello statuto della Confraternita, regolamento di polizia mortuaria comunale e termini della concessione fatta alla Confraternita. Particolare attenzione va posta, da parte del Comune, alla definizione appunto alle modalità di utilizzo dei loculi e agli obblighi di sgombero a scadenza.
Poiche’ il numero di confratelli che possono essere sepolti e’ definito nella concessione, se si liberano posti salma prima della scadenza complessiva, questi non possono essere occupati unilateralmente da ulteriori confratelli oltre il numero massimo stabilito, ovvero, se viene stabilito in un atto aggiuntivo fra il Comune e la Confraternita, e’ possibile il riutilizzo dei loculi resisi disponibili per altri confratelli, salvo versare adeguato contributo alle casse comunali. Si deve però tener conto che la scadenza finale della concessione al confratello non può andare oltre il termine della concessione complessiva alla Confraternita definito nell’atto di concessione che, si ripete, non dipende dalle date di sepoltura dei singoli confratelli.
In caso contrario i loculi rimangono inutilizzati fino al termine della concessione fatta alla Confraternita, similmente a quello che accadrebbe per loculi non utilizzati in una tomba di famiglia.
Un escamotage per mantenere la disponibilità potrebbe essere quello di notificare al Comune che il confratello che libera il sepolcro non fa più parte della Confraternita.
Se il numero di confratelli per cui si e’ pensato di fondare il sepolcro non e’ stato stabilito all’atto della concessione, vale il numero di posti salma previsto nell’atto di concessione.
Qui si innesta la variante che la costruzione del sepolcro e’ realizzata da un Concessionario per conto del Comune e utilizzato da una Confraternita; costruzione che si suppone verrà compensata al Concessionario direttamente dalla Confraternita.
Questo comporta dei rapporti di natura finanziaria, essendo il Concessionario un costruttore per conto del Comune con diritto ad incassare i proventi della costruzione, ma questo non inficia i rapporti che devono intercorrere fra il Comune, comunque titolare della concessione rilasciata, e la Confraternita, fatti salvo condizioni contrarie contenute nella concessione oggetto di Project Financing (piu’ correttamente definibile concessione in finanza di progetto).
Se i rapporti fra le parti non fossero stati definiti nei termini di cui sopra, va tutto bene finchè il primo non fa un ricorso alla magistratura, dopo di che si rischia che gli Amministratori siano chiamati a rispondere di vari illeciti e la concessione in PF rischia di saltare se le clausole non sono adatte.
La costruzione di un nuovo colombario offre al Comune l’occasione per richiedere le eventuali modifiche allo statuto della Congregazione e per modificare il Regolamento di polizia mortuaria ad hoc.
Raffaele says:
Sono il priore di una Confraternita. La Confraternita può effettuare estumulazioni prendendo accordi con una ditta di servizi senza che i famigliari dei defunti debbano pagare il servizio al Comune, ma pagare direttamente con bonifico l’azienda che effettua il servizio? Grazie.