La signora x è concessionaria di un lotto cimiteriale comunale. Vi costruisce una cappella con dieci loculi. Premesso che la signora x è sposata con il signor y prima della concessione e della costruzione della cappella di famiglia il quale ha due figli da altro matrimonio non riconosciuti dalla signora x. La signora x muore dopo la costruzione della cappella. A questo punto si fa avanti uno dei fratelli della signora x che pretende 2 loculi come riconoscimento di 1/3 dell’eredità della sorella in quanto in divisione di beni col marito.
La domanda è la seguente: la concessione passa al marito della signora x oppure il fratello ha diritto alla concessione di 1/3 come asse ereditario?
Privato
L’avente titolo dopo la morte del fondatore del sepolcro è il fratello, come parente di grado più prossimo, che lo è di tutta la tomba, ma non può riservarsi posti in quanto il diritto di farcisi seppellire va in ordine di premorienza, ovvero il primo che muore, primo si fa seppellire, fra tutti gli aventi diritto.
Hanno diritto di farsi seppellire nella tomba tutti i discendenti diretti e i collaterali fino al grado che viene stabilito nell’atto di concessione rilasciato dal comune e/o nel regolamento di polizia mortuaria o, in mancanza, dal codice civile, ed inoltre gli affini, incluso pertanto “l’affine marito della fondatrice”. Per le definizioni si veda la trattazione completa.
Il diritto di sepoltura senza operazioni particolari va fino a completamento dei posti salma.
Se si vuole però movimentare le salme (ad esempio: cremazione di resti mortali, con riduzione in urna da reintrodurre nello stesso loculo assieme, ad esempio ad un nuovo feretro), questo lo possono fare solo i discendenti diretti ovvero i diretti aventi titolo sulla salma interessata.
Si rimarca che le questioni ereditarie non hanno valore ai fini del diritto ad essere sepolti in una tomba di famiglia, essendo una questione patrimoniale e non di diritto al sepolcro. Un erede che non rientri nei casi di cui sopra può farsi seppellire in una tomba di famiglia solo dopo l’estinzione della famiglia intestataria della tomba, in quanto in caso contrario toglierebbe un diritto a chi lo ha prioritario sul suo.
Per i dettagli si veda la trattazione completa.